Antece

Un’antica scultura rupestre raffigurante un guerriero scolpito nella roccia, conosciuto con il nome di Antece (in gergo locale, antico o immobile).
Indirizzo Località Costa Palomba
Punti di contatto
Cap 84027
Modalità di accesso

Facilmente raggiungibile.

A  circa 4 km dal centro abitato, nel cuore della catena montuosa degli Alburni, è possibile ammirare a 1125 m s.l.m. (Cima Costa Palomba), un’antica scultura rupestre raffigurante un guerriero scolpito nella roccia, conosciuto con il nome di Antece (in gergo locale, antico o immobile).

La sagoma del guerriero risalirebbe a circa 2500 anni fa, una datazione che fa presumere l’abbigliamento di Antece costituito da chitone - tunica ionica di origine orientale - scudo e scure. 

Per il suo valore artistico e per la sua storia mista a leggenda, l'UNESCO ha inserito l’Antece nella lista del Patrimonio dell’Umanità. Intorno alla scultura in pietra, si presume sorgesse un sistema di mura poligonali con la funzione di proteggere dalle invasioni gli insediamenti che si trovavano all’interno. Costa Palomba era stata sempre considerata un’ottima postazione grazia all’ampia visuale che offriva, ed è stata per questo sempre occupata, come dimostrano i numerosi ritrovamenti di materiali; un esempio tra tanti, punte di freccia risalenti all’uomo di Neanderthal, 40 mila anni fa.

Il guerriero è stato ricavato in rilievo dalla roccia e la figura è a grandezza naturale. A circa 10 m dalla statua, è stata rinvenuta una vasca ellittica profonda circa 20 cm e dotata centralmente di un piccolo canale di scolo. Gli storici ritengono che possa essere stata una vasca sacrificale utilizzata da popolazioni che consideravano Costa Palomba un luogo sacro.

Tutti elementi e caratteristiche risalenti al IV secolo a.C., epoca in cui Costa Palomba era sede di un castrum popolato dai Lucani. Inoltre, sulla base di testimonianze orali tramandate nel corso dei secoli e delle abitudini socio-culturali delle popolazioni di quel periodo, si presume che Antece sia la rappresentazione di un Dio o un eroe. L’ipotesi più accreditata affermerebbe che raffiguri la divinità pagana venerata dai Lucani che abitavano i Monti Alburni. 

Grazie soprattutto al fascino e al mistero che il guerriero di pietra suscita interiormente all’ osservatore, l’Antece è reputata l’opera artistica più suggestiva di Sant’ Angelo a Fasanella e del Cilento.

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